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Nel Nuovo Mondo

In Argentina Meano approda tra le braccia della gloria, imboccando la strada di una strabiliante carriera condotta costantemente in corsia di sorpasso. Lo stimolano la frizzante atmosfera e la vitale energia che animano la ciudad porteña nella belle époque fin de siécle: vasto supermarket dove ognuno prende ciò che vuole, con abilità, sfrontatezza o pelo sullo stomaco.

L'impetuoso progresso economico aveva inculcato nella classe dirigente una mentalità innovativa: la borghesia e i ceti colti, profondamente legati alla cultura europea, programmano la radicale trasformazione di Buenos Aires, stravolgendola e ampliandola per renderla aderente al modello delle principali città transoceaniche. Tamburini è uno dei massimi interpreti di questa volontà, autore di un imponente piano di sviluppo che contribuisce a tramutare la Gran Aldea  (“Grande Villaggio”, gli stessi abitanti chiamano così l'affollato e spoglio centro platense) in una capitale di prim'ordine.

Vittorio brucia le tappe: debutta da assistente del maestro, in un batter d'occhio ne diviene socio e, quando il mentore muore (1890), assume la piena titolarità dello studio, comprese le robuste entrature politiche nelle quali sguazza meglio di un'anatra in un laghetto. Da quel momento l'ascesa all'olimpo è irresistibile, marcia trionfale scandita in rapida sequenza da tre capolavori: la costruzione del Teatro Colón, tutt'oggi assoluto tempio mondiale della lirica, disegnato da discepolo con il pigmalione Tamburini; l'ideazione e realizzazione del Palazzo del Congresso, sede del parlamento federale, sbaragliando la concorrenza di 28 colleghi; il concepimento della meravigliosa residenza di Camera e Senato dell'Uruguay, coronamento postumo di un cervello superiore, essendo stato dichiarato vincitore del bando di gara giust'appena avvenuto il sanguinoso misfatto.

Per la verità non vide completati neanche gli altri, inaugurati rispettivamente nel 1908 e nel 1906.

 

Seduta congiunta di Camera e Senato con la quale il presidente José Figueroa Alcorta inaugurò il Palazzo del Congresso il 12 maggio 1906 (archivio Senado de la Nación Argentina)