Foto di famiglia: genitori e fratelli

Fotografie tratte dall’archivio famigliare del generale Piercorrado Meano,       che ne ha autorizzato la pubblicazione in questo sito.

I "TRE" GENITORI

 

 

Il padre Giovanni Battista (1822-1866), notaio a Venaus, era un notabile di elevato rango della comunità valsusina.

 

 

La mamma Susanna Favretto (1821-1860) muore a 39 anni mettendo al mondo Vittorio.

 

 

Carolina Sappia Bonetti (1838-1922), seconda moglie di Giovanni Battista, era una raggazza di Bussoleno, orfana ma di buona estrazione sociale, che si rivelò madre affettuosa dei figli acquisiti.

I FRATELLI

Il primogenito Cesare Meano (1843-1912) ritratto nel 1862 durante il servizio militare, svolto nel battaglione Susa della Guardia Nazionale con il grado di tenente della seconda compagnia, e a fine Ottocento     nel suo studio di ingegnere a Torino             in via Mazzini 17.                                                   

Il 13 settembre 1930 il comune di Gravere ha inaugurato il monumento di Cesare nella piazza a lui intitolata: un busto in bronzo, realizzato dallo scultore torinese Ercole Reduzzi, posato su un basamento di pietra del Malanaggio. L’effigie, perfetta per rassomiglianza e realistica nell’espressione, è accompagnata da un’epigrafe dettata da Paolo Boselli: “L’INGEGNERE CESARE MEANO / ELETTISSIMO IN OGNI OPERA DELL’INGEGNO E DEL CUORE / PER LE PUBBLICHE FORTUNE / SEGNATAMENTE NELLA RAPPRESENTANZA PROVINCIALE / SOLLECITO E SAGGIO / FU AMATISSIMO DI QUESTE TERRE / CUI MEMORABILMENTE GIOVÒ / GRAVERE DOV’EGLI NACQUE / ERESSE A PERENNE RICORDO / DE FIGLIO ONORATO E DILETTO”.

L’avvocato, storico e cronista valsusino Edoardo Barraja lo ha ricordato con lo scritto “L’Ingegnere Cesare Meano”, dato alle stampe la vigilia di Natale del 1913 in occasione del primo anniversario della sua morte. Il testo traccia anche le origini del casato dei Meano.  

 

Serafino Meano (1846-1925) in divisa       da militare di carriera, a lungo di stanza       in Sardegna, e in tarda età.

 

Virginia Meano (1857-1883) giovinetta e all’epoca del matrimonio con il notaio Giuseppe Clapier di Susa.